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KOGASSO vs BABIC - PRIMO TITOLO PER "MAMBA"

Jonathan Kogasso è pronto a ripartire.

Dopo il 2023 brillante delle vittorie su Sinigur e Clavier, “Mamba” apre la stagione con il botto: nella card del 13 aprile si giocherà il primo titolo della carriera contro lo svedese Goran Babic.

Il mal di pancia per la mancata sfida contro Claudio Squeo (“che ha preferito lasciare il titolo italiano vacante pur di evitarmi”) è passato e ora Kogasso punta giustamente a incontri internazionali. La cintura in palio con Babic sarà il WBC del Mediterraneo, detenuta dallo svedese. La “Roccia di Stoccolma” (8 vittorie, 1 sconfitta, 2 pari) ha mani pesanti e personalità: oltre la metà delle sue vittorie sono arrivate per KO e lo scorso anno ha conquistato il titolo in una trasferta belga tutt’altro che semplice.

Goran Babic

Kogasso aveva chiesto sfide di livello crescente e TAF lo ha accontentato. Adesso spetta a lui confermarsi un gradino più su rispetto agli ultimi avversari. “Vedrete un ulteriore miglioramento” ha dichiarato pochi giorni fa. “Sento di avere ancora molto potenziale da sviluppare, grazie all’esperienza che sto acquisendo e ai preziosi consigli del mio coach”.

Il team di Voghera, in effetti, è un gioiellino: il duo Kogasso-Gigliotti impressiona per la sintonia e la capacità del pugile di seguire all’istante i consigli del suo maestro. Uomo della “vecchia scuola”, tanto esigente quanto raffinato dal punto di vista tecnico, Gigliotti ha avuto l’intuizione vincente di impostare Kogasso nel modo opposto in cui di solito vengono impostati i pesi massimi: ritmo alto, combinazioni di colpi, gioco di gambe e rapidità.  “Nelle uscite del 2023 Johnny ha combattuto bene, ma se vogliamo arrivare in alto non possiamo sederci sugli allori" ha spiegato recentemente. "Durante ogni incontro ho preso appunti e stiamo lavorando su tutti i dettagli ancora migliorabili, a partire da alcuni movimenti che possono essere perfezionati”.

Se ciò gli permetterà di vincere anche il 13 aprile Edoardo Germani potrebbe addirittura portare in Italia qualche nome importante – magari britannico – per una grande sfida.

Chiudo con un aneddoto personale.
A dicembre ho invitato un appassionato di lunghissimo corso all’ Allianz; un uomo che ha vissuto il  grande pugilato italiano degli anni ’70 e ’80 e ha respirato il profumo della boxe americana per quasi mezzo secolo. Quando ci siamo confrontati sui combattimenti non ha avuto dubbi: “il più forte di quei ragazzi è Jonathan Kogasso”. A lui onori e oneri di dimostrare che è davvero così.

Niccolò Pavesi
Giornalista Sportivo, DAZN

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