LIZZI IN SPARRING CON VIANELLO E FARAONI
“La strategia per Kogasso è già pronta: ma se ci abbiamo azzeccato te lo dico lunedì...”
Con queste parole mi aveva salutato Vincenzo Lizzi – fratello maggiore di Roberto – la scorsa settimana.
Lui e “Mumma” si stavano per mettere in viaggio dalla Calabria verso Roma per dedicarsi agli sparring più importanti: Mattia Faraoni e Guido Vianello.
“Ero teso, perché sapevo che sarebbero stati due test duri” spiega Vincenzo. “Adesso invece sono felice: con Faraoni Roberto è andato bene e con Vianello mi ha lasciato a bocca aperta”.
“Il Gladiatore”– uomo TopRank e ormai a ridosso della top10 mondiale dei massimi – svetta su Lizzi con circa 15 centimetri e 15 kg di vantaggio. Sulla carta si trattava di uno sparring squilibrato, sia per fisico che per esperienza. Ma Lizzi, a quanto pare, è andato oltre le aspettative.
“Vianello è un pugile di livello altissimo e proprio per questo il lavoro di Roberto è stato incredibile” spiega Vincenzo. “Alla fine degli otto round ha ricevuto i complimenti di Guido e ci siamo accordati per un'altra sessione, da fare nei prossimi giorni”.
Soddisfazione e sicurezza, quindi. E quella domanda retorica con cui “Vinnie” chiude il suo ragionamento, destinata a diventare uno degli interrogativi più caldi del build-up:
“Se Lizzi riesce a entrare con Vianello, perché non dovrebbe riuscirci con Kogasso?”
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