LE PAGELLE DI ROMA - DA 0 A 10

LE PAGELLE DI ROMA - DA 0 A 10

Un pugile italiano preciso come un cecchino e al tempo stesso dotato di mano pesante sembrava un miraggio. Mauro Forte ha dimostrato di esserlo e merita il 10, ma un rivale capace di rialzarsi dopo un colpo duro e di lottare per 5 round con una spalla infortunata non merita molto meno. Voto 9 a Salvatore Contino.

Luca Khalil e Patrizio Casini combattevano nell’undercard, ma a livello di spettacolarità il loro è stato il match della serata e quindi voto 8 (Khalil) e 7 (Casini), esattamente come per il rinato Valerio Mantovani – lo vedremo contro Bologna? –  e il sempreverde El Harraz.

Pietro Rossetti è tornato il demolitore dei giorni d’oro e merita il 7.5, ma Alessio Mastronunzio ha tenuto botta e messo in scena un repertorio di buonissimo livello: voto 7 con la speranza di rivederlo presto in azione.

Voto 6 politico a Gabriele Casella, che ha avuto il coraggio di debuttare da professionista con un match molto duro e poi quello di prendere il microfono e parlare col cuore in mano dopo l’esperienza traumatica del ko subìto per un colpo scorretto alla nuca.

Voto 4,5 a Morike Oulare, una media tra il 9 per il potentissimo gancio destro che ha messo giù Casella e lo 0 per il colpo irregolare sferrato poco dopo.

Voto 4 all’impianto elettrico del PalaTiziano, andato in tilt per 10 minuti proprio come l’arbitro di Casella-Oulare che non ha visto un colpo visibile fino al New Mexico (voto 3) oppure lo ha visto e ha fatto finta niente (in quel caso voto 2).

Voto 1 a chi sostiene che i nostri pugili non hanno storie da raccontare e voto 0 a chi continua a scrivere sui social che i social non servono a costruire un grande evento. 

Arrivederci nel 2026.

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