Di male in peggio.
Ryan Garcia è passato dal paradiso – la vittoria su Haney – all’inferno, in un battito di ciglia.
Lo scandalo doping, l’arresto per vandalismo e le decine di tweet farneticanti: King Ry ha perso il controllo ed è oggettivamente una mina vagante.
Ieri, in una diretta social, ha utilizzato espressioni razziste contro neri ed islamici.
A questo è dovuto l’intervento duro del presidente WBC Mauricio Sulaiman, che impedisce formalmente a Garcia di combattere per qualsiasi sua cinture spiegando: “la WBC condanna ogni forma di discriminazione. Temo che Garcia non stia bene, dato che ha rifiutato i nostri tentativi di aiutarlo a superare problemi psicologici e abuso di sostanze. Che Dio lo guidi e lo aiuti”
Si tratta di un provvedimento più simbolico che pratico, dato che Garcia è sospeso dall’attività professionistica fino al 20 maggio 2025 per la vicenda dell’ ostarina.
Poche ore fa ha chiesto scusa con un tweet. Ma che tristezza vederlo ridotto così.