Pochi giorni fa Francesco Paparo ha demolito Juan Santos con una combinazione perfetta: gancio sinistro al mento-montante destro al corpo.
Appena il tempo di festeggiare ed è arrivato un annuncio importante: “Papachenko” affronterà il torinese Jacopo Lusci alla Allianz Arena di Milano il 13 aprile, nella card di Morello-Chiancone. L’ ennesima conferma del fatto che TAF punta con decisione sul talentino di Rho a cui, in cambio, chiede di proseguire di slancio il percorso di crescita.

La vittoria su Caputo a TAF3 ha entusiasmato, quella su Andrea Sito a TAF4 un po’ meno (ma il risultato è comunque arrivato) e quella di sabato scorso ha dimostrato che la direzione imboccata è quella giusta. Ero a bordo ring e ho notato un atteggiamento più aggressivo del solito: oltre alla solita velocità, Paparo comincia a farsi sentire ogni volta che arriva a bersaglio. Il ragazzo comincia a fare male.
“Durante la preparazione abbiamo lavorato sull’efficacia dei colpi. Negli sparring gli ho chiesto di piantare i piedi per terra e caricare ganci e montanti: il vero professionista, anche se non è un picchiatore, deve saper chiudere i match” spiega coach Francis Rizzo, al suo angolo da sempre e convinto che il suo pupillo sia pronto per il salto di qualità.

L’ obiettivo dichiarato del team è il titolo italiano entro fine 2024.
In questo senso il match del 13 aprile è una sorta di lasciapassare; ma è vietato pensare al "poi", perché l'avversario è insidioso.
Proprio come il suo idolo Gabe Rosado, “Jack Lusci” non si è mai tirato indietro: lo dimostrano il debutto contro Mauro Forte, le due sfide con Alessio Lorusso (una delle quali pareggiata), il match per il titolo italiano contro Davide Tassi. E adesso – a trentacinque anni – la rivalità con Paparo, giovane prospect affamato.

Esperienza contro freschezza, incontrista contro attaccante, Milano contro Torino. Al ring dell’Allianz Arena il compito di risolvere la disputa.